“FANTASIA” personale di Anna Divan

“FANTASIA” personale di Anna Divan

ANNA DIVAN SIROTA

Anna Divan, nome d’arte di Anna Sirota, nasce nella ex Unione Sovietica nel 1974. I genitori, entrambi matematici, la esortano ad intraprendere la carriera del medesimo campo di studi, consegue cosi prima la laurea e poi il Master nella prestigiosa Brown University nel Rhode Island, USA. Durante il soggiorno statunitese scopre il suo talento pittorico, frequentando la Rhode Island School of Design, che approfondisce di ritorno in patria , studiando prima alla Schtiglitz State Academy of Art and Design, poi School of Icon, poi alla Cyprus College of Art. Trasferitasi infine in Italia, precisamente a Carrara, frequenta l’Accademia di Belle Arti di Carrara, classe Dessi, e nel suddetto comune toscano tuttora risiede, insegnando nel liceo artistico Gentileschi e lavorando nel campo di Pittura.

Il linguaggio della pittrice moscovita è un’alchimia di stili e influenze, frutto delle molteplici espressioni visive con cui la Nostra è entrata in contatto durante un perfezionamento tecnico durato più di vent’anni. La sua è un’adesione decisa all’Informale materico che si traduce in una coesistenza di tempere ed oli sapientemente mescolati ad altri materiali, la produzione risulta a metà fra pittura ed assemblaggio. La visione della Nostra, sebbene prevalentemente aniconica, non rinuncia completamente al dato reale bensi estrapola elementi riconoscibili e concreti per immergerli nella sua dimensione dove logica e ragione paiono solo vani echi ormai abliati. Predilige accordi tonali cupi, dominano incontrastati le sue superfici pittoriche grigi antracite tendenti al nero nonostante essi non prendano mai completamente il sopravvento come testimoniano gli sporadici excursus nei più caldi e rassicuranti colori ignei dei gialli e dei rossi. Nonostante la sua approfondita conoscenza e la certificata manualità acquisita durante gli studi Anna Divan non pare interessata ad una mera ricerca estetica o a pallide imitazioni manieriste, la sua è un’espressione che spesso attinge a pieni mani dall’Art Brut, movimento sorto nella seconda metà del Novecento che fece della spontaneità e della immediatezza la propria caratteristica principale. Questo parallelismo si evince anche in quel gusto per maschere tribali e per i tratti etnoantropologici che la Nostra deve alle produzioni paleolitiche o alle società al di fuori dal contesto civile. La Divan piega letteralmente la tavola al suo estro creativo talvolta deformandola o accartocciandola, come testimoniato dalla serie Support deformation nella quale le ascendenze del Dubuffet incontrano le metodologie di rielaborazione plastica del supporto di Alberto Burri.

(Critica dall’Atlante dell’Arte Contemporanea de Agostini)

LILITH: esce dal silenzio

lilith: esce dal silenzio

In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, l’Associazione culturale Artemisia inaugura il 25 novembre alle 18.30, presso la Galleria di Piazza delle Erbe 1, a Carrara, una mostra dal titolo: “Lilith esce dal silenzio”.

Presentazione a cura di Chiara Diamanti

La figura femminile di Lilith storicamente è il demone femminile associato alla tempesta, ritenuto portatore di disgrazia, malattia e morte.

La stessa è temuta come demone notturno capace di portare danno ai bambini di sesso maschile ed è caratterizzata dagli aspetti della femminilità ritenuti negativi come l’adulterio, la stregoneria e la lussuria.

Nella tradizione ebraica del medioevo Lilith diventa la prima compagna di Adamo, creata assieme a lui prima di Eva. Nel primo capitolo della Genesi si afferma che Dio creò l’umanità “maschio e femmina” e Lilith, prima di Eva, viene raccontata in perenne contrasto col marito, in quanto rifiutava di obbedirgli e sarebbe scappata dal Paradiso terrestre preferendo vivere con i demoni piuttosto che tornare con Adamo..

Alla fine dell’Ottocento, in parallelo alla crescente emancipazione femminile nel mondo occidentale, la figura di Lilith diventa il simbolo del femminile che non si assoggetta al maschile. Lilith, poi, viene associata al concetto della Grande Madre.

La mostra è dedicata a Giulia e a tutte le donne vittime di femminicidio.

“Astrazioni Geometriche” Personale di Carlo Ciffariello

nell’ambito di una ricerca astratto geometrica”

Venerdì 10 novembre, alle ore 18, presso la Galleria dell’Associazione culturale Artemisia, a Carrara,
Piazza delle Erbe, 1, avrà luogo l’inaugurazione della Mostra personale di Carlo Cifariello, dal titolo:
Astrazioni Geometriche “nell’ambito di una ricerca astratto geometrica”.
Presentazione a cura di Chiara Diamanti
Carlo è un pittore-scultore partenopeo che si forma all’Accademia di Belle Arti di Napoli.
“L’arte delle avanguardie, dell’astrattismo cubista, è un universo affascinante e complesso che spesso
sfida la nostra comprensione e percezione visiva. Eppure Carlo Cifariello con la sua “geometrizzazione
delle forme” porta un nuovo livello di profondità e di bellezza a questo genere artistico.
Ogni sua opera dai tratti precisi e decisi, di contrasti e sfumature, rompe con gli schemi tradizionali per
restituirci una presenza che, nonostante ai limiti della resistenza fisica e mentale, deve lasciare nel suo
tempo un segno inconfondibile.
Ma ciò che rende davvero uniche le opere di Carlo, alla continua ricerca di amore, passione e bellezza, è
l’abilità di catturare e trasmettere emozioni complesse e profonde, attraverso forme astratte.
Carlo da vero artista ci coinvolge con il suo lavoro che fa riflettere e sognare, ci porta in un viaggio
emozionante e concettuale che ci lascia una percezione rinnovata del mondo che ci circonda”.
La mostra sarà visitabile dal 10 al 24 novembre, dalle 18 alle 20, escluso il lunedì.
ASTRAZIONI GEOMETRICHE

Venerdì 10 novembre, alle ore 18, presso la Galleria dell’Associazione culturale Artemisia, a Carrara,
Piazza delle Erbe, 1, avrà luogo l’inaugurazione della Mostra personale di Carlo Cifariello, dal titolo:
Astrazioni Geometriche “nell’ambito di una ricerca astratto geometrica”.
Presentazione a cura di Chiara Diamanti, Carlo è un pittore-scultore partenopeo che si forma all’Accademia di Belle Arti di Napoli.
“L’arte delle avanguardie, dell’astrattismo cubista, è un universo affascinante e complesso che spesso
sfida la nostra comprensione e percezione visiva. Eppure Carlo Cifariello con la sua “geometrizzazione
delle forme” porta un nuovo livello di profondità e di bellezza a questo genere artistico.
Ogni sua opera dai tratti precisi e decisi, di contrasti e sfumature, rompe con gli schemi tradizionali per
restituirci una presenza che, nonostante ai limiti della resistenza fisica e mentale, deve lasciare nel suo
tempo un segno inconfondibile.
Ma ciò che rende davvero uniche le opere di Carlo, alla continua ricerca di amore, passione e bellezza, è
l’abilità di catturare e trasmettere emozioni complesse e profonde, attraverso forme astratte.
Carlo da vero artista ci coinvolge con il suo lavoro che fa riflettere e sognare, ci porta in un viaggio
emozionante e concettuale che ci lascia una percezione rinnovata del mondo che ci circonda”.
La mostra sarà visitabile dal 10 al 24 novembre, dalle 18 alle 20, escluso il lunedì.
Vi aspettiamo!

“OLTRE” Personale di Renzo Sbolci

Esposizione organizzata da: Associazione Artemisia

NEI LOCALI DELL’ ASSOCIAZIONE ARTEMISIA P.zza derlle ERBE 1, CARRARA

DAL 14 al 31 OTTOBRE 2023

Le opere di Renzo Sbolci forniscono una nuova interpretazione dell’orizzonte, per come lo abbiamo conosciuto: esso si è perso, collassato e frammentato in una pioggia di linee e in un pugno di polvere. L’artista livornese, ormai di casa a Ferrara, prosegue la sua ricerca iniziata negli anni ’80 con un breve periodo figurativo ispirato dall’opera di Giorgio Morandi; passata poi attraverso studi più informali e materici con i lavori su più tele accoppiate fino a raggiungere, negli anni 2000, la maturità…del legno con opere tridimensionali dove l’artista gioca con il pieno e il vuoto e con i pastelli direttamente passati sui tasselli dei suoi non-mosaici.

​Contatti

e-mail: racconti47@hotmail.it
cellulare: 340-2543732

TUUUMULTUM!

Artemisia Associazione Artistica Culturale

Piazza delle Erbe, 1, 54033 Carrara MS, ItaliaPublic  · Anyone on or off FacebookTuuumultum!
“tra arte e musica”
-dal 2 al 1 3 ottobre 2023
Piazza delle Erbe 1, Carrara
Inaugurazione lunedì 2 ottobre ore 18
Presenta Chiara Diamanti

Daniela Bertani, Enio Bertani, Pietro Bertonelli, Nicola Cirillo,
Lucia Van Dael, Chiara Diamanti,Donatella Gabrielli, Nadia Grassi
Francesca Morbidini, Marcello Nesti Mark, Manlio Pontelli,
Daniela Spaggiari.

Orario
da lunedì 2 a domenica 8 dalle 18 alle 20
da martedì 10 a venerdì 13 dalle 18 alle 20
Tuuumultum!
È una parola onomatopeica che nasce dalle ricerche sperimentali sonore
del primo movimento d’avanguardia artistica che nasce in Italia, all’inizio del Novecento: il Futurismo dove le parole onomatopeiche vengono usate per riprodurre i rumori che troviamo nella vita, nella realtà, come il rumore del tuono o di un areo che passa nel cielo.
Dall’idea attivata da questi artisti, nascono sonorità rumoriste, la Poesia sonora e la musica sperimentale.
Il titolo di questa mostra nasce con l’intento di ricreare:
gioco e vitalità, divertimento e piacere che giungono attraverso l’arte.

ENIO BERTANI nello spazio di uno sguardo

Nello spazio di uno sguardo
Mostra di ville e palazzi storici della città di Carrara, riprodotti a mano.

Personale dell’architetto Enio Bertani

INAUGURAZIONE sabato 23 settembre ore 18
Dal 23 al 29 settembre 2023.
Sede Artemisia Piazza delle Erbe,1, Carrara

Gli stili architettonici prevalenti sono il barocco e il neoclassico. La loro localizzazione è varia: i più si trovano nel centro città, ma, come già detto, anche le periferie ne presentano di rilevanti.
Sono ornati e spesso rivestiti alle loro basi, negli archi a tutto tondo dei portali di ingresso, nei gradini delle scale esterne, negli stipiti di porte e finestre e nei frequenti balconi, del nostro marmo.
La preziosa pietra di Carrara fa bella mostra anche nelle fontane, nelle sculture, nelle pavimentazioni dei giardini e nelle scale interne di questi edifici. Si va dal tipico bianco, al bardiglio; un po’ tutte le varietà del nostro marmo sono rappresentate.
Valorizzare queste strutture significa quindi rispolverare la nostra storia, fare rivivere un non lontano passato e provare a confrontarlo con il tempo attuale in cui c’è l’invito a riflettere sul complicato intreccio tra il mondo economico e le nostre bianche montagne.